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| La roulette, la macchina infernale del proibito vincere. Ma è davvero cosi? Forse basterebbe andare indietro in varie documentazioni, laddove in alcuni Casinò italiani e esteri, certi studiosi del settore, nonchè praticanti delle stesse teorie portate sui tavoli, hanno avuto la meglio in termini di grandi profitti, magari veloci e indolori ma certamente hanno lasciato un segno indelebile.
Se la roulette è una macchina composta da un cilindro assolutamente meccanico, significa che come tutte le macchine al mondo, subisce l'influenza di determinati fattori ambientali e umani, probabilmente misurabili in un certo contesto. Una prima risposta è che tanti analisti del settore, si sono svenati nell'azzardare teorie e pratiche di gioco, esclusivamente fondate sulla numerazione reale e continua delle bolules estratte ai tavoli verdi.
Dagli studi portati avanti in modo ampio e quasi in modo pedante, e mi riferisco alle mie teorie, sono arrivato a una pseudo conclusione, dove sembrerebbe che qualunque approccio metodologico funzioni meglio, se le stesse permanenze abbiano subito in precedenza una trasformazione di base. Laddove trasformazione sta a indicare sostituzione delle permanenze reali con altri numeri, effetto di rilevazione statistica maggiormente approfondita.
Le permanenze, trattate in un certo modo e quindi trasformate in altri numeri, producono un effetto leggibile con un determinato algoritmo del tutto costante in qualsiasi periodo temporale saggiato sui numeri reali in origine estratti. La vera scoperta sta quindi nel trovare o nell'avere identificato il mezzo idoneo, responsabile nell'evincere tali situazioni del tutto 'statisticamente e matematicamente' controllabili. L'individuazione del mezzo di misura è la base principale per una adeguata lettura del tessuto estrattivo che si presenta.
I risultati che vanno interpretati in un certo contesto, saranno molto più vicini a una data realtà estrattiva, se i numeri sottoposti a certe regole di calcolo, saranno in modo quantitativo entro una certa entità. Infatti minore sarà la quantità dei numeri generali sottoposti al calcolo metodologico, tanto inversamente maggiore, sarà la risposta affermativa e positiva delle teorie applicate.
Chi mi ha seguito, anche in altri forum e in particolare ha seguito le mie previsioni riguardo il lotto inglese (settine) laddove 7x7=49 numeri del lotto inglese, per la roulette avremo sestine, in quanto 6x6=36 con lo scarto dello zero che comunque entra in gioco in modo automatico. Infatti l'applicazione di un qualsiasi algoritmo, deve essere suffragato sulla base di massima equità nella distribuzione della massa numerica. Portatemi qualunque gioco a pronostico che preveda da 36 a 49 numeri globali e vi dimostrerò che nulla cambierà nei risultati di ricerca finali.
L'applicazione di un algoritmo di lettura in tale senso, non significa che qualunque stesura finale dei risultati acquisiti, debba necessariamente maturare e quindi prevalere allo stesso modo, ma solo che il modo con cui si presenterà, sarà facilmente leggibile e poi gestibile da occhi esperti. Sarà come viaggiare su un treno che gira tutta la nostra penisola, cambiando la rotta da un binario all'altro, ma la sua strada ferrata e la sua destinazione, sarà irrevocabilmente sempre raggiunta e comunque su un binario.
Vi ringrazio fin da adesso per il tempo che mi dedicherete, dedicandolo a voi stessi in termini pratici. Non chiedetemi le regole e formule che hanno dato vita a quanto esporrò avanti. Esse sono sepolte nel mio bagaglio di esperienza (mediocre o meno) fanno parte del rispetto che nutro verso la caratterialità numerologica. Per me i numeri a volte parlano, bisogna solo ascoltarli se si ha la capacità di udirli. E per udirli (qualvolta) credetemi, bisogna avere fatto tanta gavetta e tante notti insonni.
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