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Presepi tradizionali e viventi - storia e immagini

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mery5
view post Posted on 15/11/2012, 11:46 by: mery5     +1   -1
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Presepi tradizionali e viventi - storia origini immagini
I Presepi viventi più belli d’Italia e più belli del mondo
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Presepe
Il presepe (o presepio) è una rappresentazione della nascita di Gesù, derivata da tradizioni medievali.
Il termine deriva dal latino praesaepe, cioè greppia, mangiatoia, composto da prae = innanzi e saepes = recinto, ovvero luogo che ha davanti un recinto.

Il presepio di Piazza di Spagna a Roma
Il presepe moderno indica una ricostruzione tradizionale della natività di Gesù Cristo durante il periodo natalizio: si riproducono quindi tutti i personaggi e i posti della tradizione, dalla grotta alle stelle, dai Re Magi ai pastori, dal bue e l'asinello agli agnelli, e così via. La rappresentazione può essere sia vivente che iconografica.

Origini
La tradizione, prevalentemente italiana, risale all'epoca di San Francesco d'Assisi che nel 1223 realizzò a Greccio la prima rappresentazione vivente della Natività. Sebbene esistessero anche precedentemente immagini e rappresentazioni della nascita del Cristo, queste non erano altro che "sacre rappresentazioni" delle varie liturgie celebrate nel periodo medievale.
Il primo presepe scolpito a tutto tondo di cui si ha notizia è quello realizzato da Arnolfo di Cambio fra il 1290 e il 1292. Le statue rimanenti si trovano nel Museo Liberiano della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. L'iconografia del presepio ebbe un impulso nel Quattrocento grazie ad alcuni grandi maestri della pittura: il Botticelli nell'Adorazione dei Magi (Firenze, Galleria degli Uffizi) raffigurò personaggi della famiglia Medici. Nel Quattrocento anche Luca e Andrea Della Robbia si cimentarono con le loro terrecotte in scene della Natività: per tutte valga quella del convento della Verna. Un'altra terracotta robbiana, con sfondo affrescato da Benozzo Gozzoli, si trova nel duomo di Volterra e rappresenta i pastori e il corteo dei Magi. Ben presto questo tipo di simbolismo fu ampiamente recepito a tutti i livelli, soprattutto all'interno delle famiglie, per le quali la rappresentazione della nascita di Gesù, con le statuine ed elementi tratti dall'ambiente naturale, diventò un rito irrinunciabile. Nel XV secolo si diffuse l'usanza di collocare nelle chiese grandi statue permanenti, tradizione che si diffuse anche per tutto il XVI secolo. Uno dei più antichi, tuttora esistenti, è il presepe monumentale della Basilica di Santo Stefano a Bologna, che viene allestito ogni anno per Natale.
Dal XVII secolo il presepe iniziò a diffondersi anche nelle case dei nobili sotto forma di "soprammobili" o di vere e proprie cappelle in miniatura anche grazie all'invito del papa durante il Concilio di Trento poiché ammirava la sua capacità di trasmettere la fede in modo semplice e vicino al sentire popolare.
Ma il grande sviluppo dei presepi scolpiti si ebbe nel Settecento, quando si formarono le grandi tradizioni presepistiche: quella del presepe napoletano, quella del presepe genovese e quella del presepe bolognese. In questo secolo, da un lato, si diffusero i presepi nelle case. Nel XVIII secolo, addirittura, a Napoli si scatenò una vera e propria competizione fra famiglie su chi possedeva il presepe più bello e sfarzoso: i nobili impegnavano per la loro realizzazione intere camere dei loro appartamenti ricoprendo le statue di capi finissimi di tessuti pregiati e scintillanti gioielli autentici. Nello stesso secolo a Bologna, altra città italiana che vanta un'antica tradizione presepistica, venne istituita la Fiera di Santa Lucia quale mercato annuale delle statuine prodotte dagli artigiani locali, che viene ripetuta ogni anno, ancora oggi, dopo oltre due secoli.
Ma, soprattutto, il Settecento è il secolo in cui si diffusero i presepi nelle chiese. Alcuni di essi sono sopravvissuti, nonostante i molti furti subiti, e vengono tuttora esposti nel periodo natalizio. Fra i più famosi scultori di presepi di quest'epoca si segnala il genovese Anton Maria Maragliano.
Solo fra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento il presepe arriverà anche negli appartamenti dei borghesi e del popolino, ovviamente in maniera meno appariscente, resistendo fino ai giorni nostri.
Presepe allestito in un vecchio apparecchio radiofonico
Attualmente, si vanno diffondendo anche i presepi meccanici, con movimento sincronizzato dei personaggi.

Il presepe nel mondo
Presepe barocco in Germania (1704).
Essendo un prodotto culturale, il presepe si diffonde nelle diverse culture con significative varianti. Anche se l'idea di base, quella cioè di ricreare la fatidica scena della nascita del Cristo, resta invariata; lo stesso non si può dire per i materiali usati e gli stili di costruzione dei diversi presepi. Per quanto concerne la diffusione del presepe nel mondo, possiamo suddividere tutte le varianti presepiali in due grandi macroaree: quella europea e quella comprendente il resto del mondo. Più in specifico appartengono all'area europea, con diverse varianti: il presepe spagnolo, quello provenzale, il presepe nei paesi di lingua tedesca e i presepi nei paesi dell'est europeo. Fanno parte, invece, della macroarea del resto del mondo maggiormente i presepi dei paesi dell'America Latina e quelli di origine orientale ed etnica.

Il presepe vivente
La tradizione del presepe vivente, sulla scia della prima rievocazione francescana, è diffusa in tutta la penisola. Nel presepe vivente viene proposta una breve rappresentazione teatrale che rappresenta, in una scenografia dedicata, la nascita di Gesù.
Un esempio è costituito dal Presepe Vivente Missionario realizzato presso la sede romana della Comunità missionaria di Villaregia, o dal presepe vivente di Faggiano (Taranto).

Il presepe vivente (o presepio vivente) è una tradizione cristiana consistente in una breve rappresentazione teatrale che ha lo scopo di rappresentare, con l'impiego di figuranti umani, la nascita di Gesù in una scenografia che viene costruita per ambientare la vicenda della natività.
Il primo presepe vivente della storia fu opera di San Francesco d'Assisi, nel borgo di Greccio, presso Rieti, nel 1223
Da allora, la tradizione si diffuse nel resto d'Italia e negli altri Paesi cristiani. Oggi, i presepi viventi sono organizzati pressoché in tutto il mondo occidentale cristiano, non solo cattolico, ma anche da parte di fedeli di altre Chiese (per es. Assemblee di Dio, battisti ecc.). Il periodo in cui vengono svolti è quello delle festività natalizie.
Ad organizzare i presepi viventi sono, per lo più, intere città (o loro quartieri) e i figuranti sono solitamente loro abitanti.
L'ambientazione non è necessariamente quella dell'epoca della nascita di Cristo, ma, spesso, il presepe vivente costituisce l'occasione per mostrare antichi mestieri del luogo ormai in via di scomparsa.



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Il Presepe
Il nome "presepe" deriva dal latino "praesepe" che significa stalla, greppia, ovvero il luogo in cui pare venisse ambientata la scena della natività come adorazione dei pastori già a partire dal
II secolo d. C..

C'è chi sostiene che l'introduzione del presepe come tradizione natalizia sia da attribuirsi a San Francesco d'Assisi che per primo lo realizzò nel lontano 1223… Si narra infatti che, colpito dalle funzioni liturgiche celebrate nel Natale del 1222 a Betlemme - dove si era recato per vedere il luogo dove era nato Gesù - Francesco chiese a Papa Onorio III di poterle ripetere in Italia per il Natale successivo. Il Papa, in realtà, essendo vietati dalla Chiesa i drammi sacri, acconsentì solo alla celebrazione della messa in una grotta anziché in chiesa, ma nella notte santa, una mangiatoia riempita di paglia con accanto un asinello e un bue e i numerosi contadini e frati accorsi con fiaccole per assistere alla predica, diedero vita al primo presepe vivente… La grotta era quella di Greccio - un paesino nel cuore dell'Umbria - che ogni anno, nei giorni 24 e 26 dicembre e 6 gennaio, ripropone il più antico presepe della storia.

Il primo presepe realizzato con personaggi "finti" risale invece al 1283. Opera di Arnolfo di Cambio, che scolpì otto stauette di marmo rappresentanti i protagonisti della Natività, inclusi i Re Magi, tale presepe è ancora custodito nella basilica di S. Maria Maggiore in Roma.



Edited by mery5 - 30/11/2014, 22:46
 
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